Un diritto non è ciò che ti viene dato da qualcuno; è ciò che nessuno può toglierti. (Giudice Tom C. Clark)

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Sabaudia, marcia indietro sulle spiagge per disabili: il Comune impugna l’ordinanza

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Il Tribunale di Latina aveva imposto al Comune pontino di sistemare gli accessi all’arenile, per renderli fruibili anche a chi si trova su una sedia a rotelle

di Clemente Pistilli per Repubblica 13 aprile 2018

Indietro tutta sulle spiagge a misura di disabili a Sabaudia. A un mese di distanza dall’ordinanza con cui il Tribunale di Latina ha imposto al Comune pontino di sistemare gli accessi all’arenile, per renderli fruibili anche a chi si trova su una sedia a rotelle, e dopo che la sindaca Giada Gervasi ha assicurato di voler rispettare quel provvedimento, lo stesso ente locale ha impugnato l’ordinanza chiedendo alla Corte d’Appello anche di sospenderne l’esecutività, nell’attesa del pronunciamento di secondo grado, con un’udienza già fissata per metà luglio. Una doccia fredda per i tanti bagnanti in difficoltà che frequentano il litorale che si stende all’ombra del promontorio del Circeo, dove anche quest’anno c’è il rischio che vi sia persino un tratto di arenile riservato ai cani ma non uno completamente fruibile per chi si sposta in carrozzella, e per l’associazione Luca Coscioni impegnata nel contenzioso.

Accogliendo il ricorso di Fabrizio Ghiro, disabile che da tempo sta dando battaglia contro il mare negato a Sabaudia, e appunto dell’associazione Coscioni, il giudice civile Mariella Facchini la bollato come discriminatorio il comportamento sinora tenuto dal Comune e ha imposto all’ente entro luglio di installare nuove passerelle comunali o di adeguare quelle esistenti, affinché possano accedere all’arenile anche quanti si muovono su una sedia a rotelle, di realizzare dei percorsi di accesso alla battigia, di predisporre ausili tecnici utili a consentire ai diversamente abili di entrare in acqua, di realizzare servizi igienici adeguati ai disabili, e di ordinare a chi gestisce chioschi e stabilimenti balneari di fare altrettanto, condannando il Comune anche a pagare le spese legali e a risarcire sia Ghiro che l’associazione Coscioni per il danno subito.

Dopo tale ordinanza la sindaca Giada Gervasi, insediatasi a Palazzo lo scorso anno dopo aver assicurato in campagna elettorale soluzione anche alla spiaggia negata ai disabili, ha dichiarato di voler ottemperare al provvedimento e di voler risarcire Ghiro e l’associazione Coscioni, chiedendo solo più tempo per fare tutto rispetto ai quattro mesi previsti dal Tribunale. Ora, però, lo stesso Comune ha appellato l’ordinanza, affidando l’incarico allo stesso legale che aveva seguito la vicenda per conto della precedente giunta di centrodestra. Un cambio di linea notevole quello della sindaca civica, attualmente impegnata nella campagna elettorale per la Provincia, aspirando ad essere eletta presidente con il sostegno di altri civici e della Lega di Matteo Salvini. Nell’appello vengono contestate le violazioni indicate dal Tribunale di Latina, bollata la consulenza tecnica come confusa e incomprensibile e il provvedimento viene addirittura considerato un danno all’immagine della “città delle dune”.

“Siamo colpiti da tale appello – assicura l’avvocato Alessandro Gerardi, dell’associazione Coscioni – avevamo ricevuto rassicurazioni e la richiesta soltanto di firmare un cronoprogramma per gli interventi da compiere, al fine di dare più tempo al Comune. Chiaramente non firmeremo tale accordo se prima non verrà ritirato l’appello e se non verrà fatto nulla per adeguare gli accessi alle spiagge chiederemo anche la revoca della bandiera blu”. E su tale aspetto la Fee, che assegna il prestigioso riconoscimento, sta già lavorando. “Abbiamo accolto positivamente l’ordinanza del Tribunale di Latina – assicura il presidente della Fondazione, Claudio Mazza – perché riteniamo sia di stimolo anche per altre realtà. Per concedere la bandiera blu almeno un accesso all’arenile deve essere pienamente fruibile ai disabili. Ci risulta – prosegue – che a Sabaudia ci sia, ma abbiamo chiesto dopo l’ordinanza del Tribunale certezze al Comune, con cui a breve avremo un incontro. Sappiamo che l’ente si sta attivando e noi stiamo sollecitando l’adeguamento anche di altri accessi. Se nessun varco fosse realmente adeguato per chi è in sedia a rotelle non potremo concedere la bandiera blu”. L’estate intanto si avvicina e chi si sposta su una sedia a rotelle anche quest’anno a Sabaudia il mare rischia di vederlo solo da lontano.

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